La politica non è una professione, la politica è una missione.
In una società prospera e attiva, che voglia conservare il principio della democrazia, la politica è uno strumento indispensabile. Ma non si può pensare che essa sia solo il poter esprimere un’opinione o, ancor peggio, continuare a demolirne il prestigio e ridurne il ruolo a mero teatrino.
La politica richiede impegno, dedizione, conoscenza, serietà, capacità di visione.
La politica non si fa sul divano davanti alla TV e soprattutto la politica non la fanno solo i “politici”. Tutti dobbiamo impegnarci attivamente ad ogni livello nella nostra comunità con progetti, proposte e mettendoci in gioco in prima persona. Tutti i cittadini in una democrazia sana ed evoluta fanno politica in modo consapevole senza lamentela, ma lavorando a progetti alternativi e concreti con i quali superare lo status quo.
Oggi ciò che più manca a molti cittadini è la cognizione di cosa sia e a cosa serva la politica. Conoscere come funziona lo Stato, quali siano le sue origini, quale potrebbe essere la sua evoluzione non è puro manierismo intellettuale, ma è indispensabile per poter scegliere se crediamo che lo Stato sia un modello da difendere e migliorare, oppure se lo vogliamo definitivamente mandare in soffitta sostituendolo con un comitato di multinazionali.
Conoscere quali siano le funzioni delle Istituzioni e come la politica possa effettivamente incidere su di esse è necessario per decidere se vogliamo dare più forza alla politica – cioè a noi stessi – o affidare invece le nostre sorti alla burocrazia e all’apparato.
Conoscere come funziona la politica monetaria, il sistema fiscale e quali siano gli obiettivi e le finalità dell’Europa unita, ci consentirebbe di essere meno influenzati dagli slogan di buonismo a buon mercato ed essere più consapevoli dei reali limiti o possibilità che questo progetto offre al nostro benessere non solo materiale, ma anche emotivo, mentale e spirituale, il quale dovrebbe essere il supremo obiettivo di qualunque Istituzione.
È anche per queste ragioni e motivazioni che abbiamo pensato fosse necessario e utile concederci l’occasione di riappropriarci del nostro destino attraverso la conoscenza della politica, consapevoli che saremo noi a determinare il nostro futuro, senza voler cercare scorciatoie attribuendo agli “altri”, siano essi politici o uomini di potere in genere, la responsabilità della nostra piena soddisfazione.
Armando Siri